Donato Imperio era, infatti, uno “speziale manuale”, una figura intermedia tra il farmacista e lo speziale, specializzato nella preparazione di infusi e farmaci semplici, come documenta l’inclusione nella lista degli esercenti che furono oggetto di controllo da parte di pubblico ufficiale nel 1864 di Donato Imperio indicato come “Speziale Manuale” nell’allora Comune di Mercato.Tra i vari documenti dell’epoca risulta anche l’iscrizione di Imperio Donato, negoziante, nelle Liste Elettorali Camerali del 1898.
Nel primo ‘900 l’esercizio viene ereditato dal figlio Cesare, che incrementa la lavorazione di dolciumi secchi e sciroppi, arricchendola in seguito con numerosi dolci tipici della tradizione napoletana grazie al fondamentale apporto di un Maestro Pasticciere che aveva precedentemente lavorato presso importanti e storiche pasticcerie della città partenopea e della cui arte rimane tutt’oggi un antico ricettario scritto di suo pugno.
E’ un periodo storico particolare e difficile questo. L’Italia non ha ancora superato e riparato le conseguenze della Grande Guerra che già si trova ad entrare in un altro micidiale conflitto mondiale: la pasticceria allora funge da “salotto bene” della cittadina, dove sindaci (Ettore Imperio, sindaco di Mercato a cui è dedicata la Piazza dove si trova lo storico Palazzo Vanvitelli sede del Municipio, era fratello di Cesare), farmacisti, medici e avvocati si riuniscono a discutere delle tematiche più disparate.
Sono anche anni di povertà e numerosi giovani si danno da fare per “imparare il mestiere”. La pasticceria accoglie numerosi lavoranti, insegnando loro le tecniche di lavorazione dolciaria o più semplicemente impiegandoli come garzoni in occasione di buffet e rinfreschi per matrimoni che all’epoca si svolgevano nelle case ed erano completamente a base di dolci.
Nel 1950 Giovanni Pierri, che sin da ragazzo ha lavorato presso questa pasticceria, rileva l’attività da Cesare. Egli continua la tradizione dolciaria nello storico locale, conservando i saperi acquisiti nel corso degli anni trascorsi sotto la direzione del titolare Cesare Imperio e del Mastro Pasticciere Don Gabriele.
Nel corso del 1993 la figlia Anna subentra nell’esercizio dell’attività dolciaria al padre Giovanni, continuando a puntare sull’artigianalità dei dolciumi, proposti ad una clientela che, di padre in figlio, continua a riconoscere nella Pasticceria Imperio un punto di riferimento della storia locale ed un posto unico, dove, immagini, odori e sapori, fanno rivivere i piacevoli ricordi dell’infanzia.
Il 17 marzo 2011, durante le celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, il Comune di Mercato S. Severino attribuisce alla storica pasticceria la targa di riconoscimento pubblico con inciso: «Alla Pasticceria Imperio nata ancor prima dell’Italia Unita e in Essa, da sempre, custode della migliore tradizione dolciaria della Città. Nel 150esimo anniversario della fondazione dello Stato Italiano».
Lo storico locale mantiene ancora l’arredamento interno in legno con frontespizi, colonne, piccoli cassetti dove un tempo erano riposte spezie e confetti. Anche la vetrina esterna in legno di noce e l’insegna in gesso con due grossi medaglioni circondati da foglie di alloro sono rimasti quelli dell’epoca.
La storia non scritta, quella che si tramanda di generazione in generazione, racconta che l’attività svolta nei locali storici fosse ancor più antica del 1860 e che proprio in questi locali si fosse svolta più di una segreta riunione carbonara dell’Italia pre-unitaria essendo collocata la città di Mercato in una posizione particolarmente favorevole, al confine tra Napoli, Avellino, Salerno e Benevento, luoghi questi dove la carboneria fu particolarmente attiva nel 1820-1821, al punto che fu necessario l’intervento di forze austriache a Napoli ed Avellino per sedare i moti rivoluzionari.
Nel 2016 la Pasticceria Imperio 1860 esegue lavori di restyling conservativo dei propri locali, al fine di continuare una tradizione di genuinità e artigianalità che va avanti da 159 anni…